Il concerto

Gli allievi migliori della Modena Belcanto Masterclass si misurano con il grande repertorio operistico, accompagnati dall’orchestra, guidati da un direttore d’esperienza e davanti al pubblico di un teatro. Una sorta di ‘battesimo del fuoco’, al termine di un percorso di perfezionamento che li ha preparati ad affrontare con competenza e sicurezza le sfide del professionismo.

Sul palcoscenico saranno al fianco di artisti d’eccezione: Alessandro d’Agostini, tra i direttori più interessanti del momento, allievo di Piero Bellugi e Massimo de Bernart, è uno specialista del repertorio: a Modena è già stato applaudito negli scorsi anni nella Messa di Requiem di Donizetti (2020) e, solo per citare i titoli più noti, nella Traviata (2020) e nel Ballo in maschera (2023) di Giuseppe Verdi.

L’Orchestra Filarmonica Italiana rappresenta ad oggi una delle realtà orchestrali di maggiore duttilità, qualità e flessibilità del panorama italiano: dal 2021 ha iniziato una residenza artistica presso il Teatro degli Arcimboldi di Milano ed è riconosciuta, come complesso strumentale, dal Fondo Nazionale per lo Spettacolo dal Vivo.

Programma

Giuseppe Verdi
da Luisa Miller: Preludio atto I

Gioachino Rossini
da Il turco in Italia: “Non si dà follia maggiore”
Yuki Senju soprano

Giuseppe Verdi
da Falstaff: “Sul fil d’un soffio etesio”
Anna Capiluppi soprano

Giuseppe Verdi
da Il trovatore: “Condotta ell’era in ceppi”
Kim Jihye mezzosoprano

Giacomo Puccini
da Manon Lescaut: Intermezzo atto III

Giacomo Puccini
da La bohème: “Quando men vo”
Anna Capiluppi soprano

Charles Gounod
da Faust: “O Dieu! Que de bijoux… Ah! Je ris de me voir si belle”
Yuki Senju soprano

Camille Saint-Saëns
da Samson et Dalila: “Amour! Viens aider ma faiblesse”
Kim Jihye mezzosoprano

Giuseppe Verdi
da Un ballo in maschera: Preludio atto I

Giuseppe Verdi
da Un ballo in maschera: “Re dell’abisso affrettati”
Kim Jihye mezzosoprano

Wolfgang Amadeus Mozart
da Idomeneo: “Padre, germani, addio”
Yuki Senju soprano

Charles Gounod
da Roméo et Juliette: “Je veux vivre”
Anna Capiluppi soprano

Alessandro d'Agostini

Alessandro d’Agostini ha cominciato gli studi musicali all’età di cinque anni. Dopo il diploma in pianoforte, direzione d’orchestra, composizione e computer music, si è perfezionato con Giorgio Nottoli (composizione per computer music) all’Accademia Chigiana di Siena e con KonstantinBogino, Trio Čaikovskij (pianoforte e musica da camera). Per la direzione d’orchestra, è stato allievo di Piero Bellugi e Massimo de Bernart, del quale è stato l’ultimo assistente.
Nel 2002 ha debuttato in ambito operistico nel Guglielmo Tell di Rossini (produzione “As.Li.Co.”, Milano) nei Teatri del Circuito Lombardo e presso il Teatro Comunale di Bologna. Negli anni seguenti, ha diretto altre produzioni “As.Li.Co.” come Orfeo e Euridice di Gluck, L’Elisir d’amore di Donizetti e Madama Butterfly di Puccini. Nel 2003 ha diretto l’Orchestra Sinfonica della Fondazione “Toscanini” di Parma nella prima esecuzione moderna della “commedia per musica” Lo Matremmonio annascuso di Leonardo Leo su propria edizione critica. All’attività direttoriale affianca infatti quella della ricerca musicale, in particolare sull’opera del XVIII secolo: ricordiamo le sue edizioni critiche e prime esecuzioni moderne dell’Ifigenia in Aulide di Cherubini e de L’Olimpiade di Leo.
Negli anni successivi, ha intrapreso un’intensa attività artistica. Si ricorda: il Falstaff al Teatro “Verdi” di Busseto; Il Trovatore al Macerata Opera-Sferisterio; L’Arlesiana di Cilea al Teatro delle Celebrazioni di Bologna e al Teatro Sociale di Mantova; Aida e Otello di Verdi nel Teatro Nazionale di Tirana, in Albania; i debutti al Teatro Comunale di Bologna (L’Olimpiade di Leo); al Teatro dell’Opera di Roma nella Stagione estiva alle Terme di Caracalla, con Giselle di Adam su coreografia di Carla Fracci; Rigoletto (con Jessica Pratt come Gilda, Festival Como-Città della Musica) e Figlia del Reggimento di Donizetti nel Circuito Lombardo (con Yolanda Auyanet e Gianluca Terranova). Ha debuttato con L’Elisir d’amore nel Teatro Lirico di Cagliari, dove è tornato per Tosca e per numerosi concerti sinfonici; ha debuttato inoltre con grande successo al Maggio Musicale Fiorentino dirigendo Il Barbiere di Siviglia di Rossini.
In ambito sinfonico, ha diretto l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra Sinfonica della Fondazione “Toscanini” di Parma, la Filarmonica “Toscanini”, l’Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari, “I Pomeriggi Musicali” di Milano, l’Orchestra Filarmonia Veneta “G.F.Malipiero”, l’Orchestra Filarmonica Italiana, la Makedonska Filharmonija, la Russian National Orchestra, l’Orchestra Sinfonica Accademica di Stato “Evgenij Svetlanov”, l’Orchestra Sinfonica di Stato di Mosca, la St.Petersburg Academic Philharmonic Orchestra e la State Symphony Orchestra “NovayaRossiya”.
Dal 2011 al 2013 è stato Direttore Ospite Principale nella Makedonska Opera i Balet (Teatro Nazionale d’Opera della Repubblica di Macedonia): qui ha diretto produzioni di Tosca, Turandot, Attila, Aida (con Vladimir Galouzine come Radames), Lucia di Lammermoor, Il Barbiere di Siviglia, La Traviata (con Irina Lungu come protagonista).
Nel 2012 ha debuttato all’Auditorium di Tenerife in Die Zauberflöte di Mozart; qui è tornato nel 2022 per dirigere Un Ballo in maschera.
È spesso invitato come Direttore Ospite in Russia, per dirigere concerti con le maggiori orchestre: la Russian National Orchestra, l’Orchestra Sinfonica Accademica di Stato “Svetlanov”, l’Orchestra Sinfonica di Stato di Mosca, l’Orchestra Sinfonica di Stato “Novaya Rossiya”. Si ricordano, tra le latre, le numerose esecuzioni di capolavori come i Carmina Burana di Orff e i Quadri di un’esposizione di Mussorgskij/Ravel nella Sala Grande del Conservatorio Cajkovskij e presso la Casa Internazionale della Musica di Mosca, sempre salutate da entusiastici successi.
Negli ultimi anni è stato regolarmente invitato al Maggio Musicale Fiorentino per dirigere diverse produzioni operistiche e di balletto come Giselle di Adam, Fra’ Diavolo di Auber, Fidelio di Beethoven, L’Elisir d’amore (2016, con Laura Giordano e Juan Francisco Gatell), Il Barbiere di Siviglia e La Cenerentola di Rossini (2017), Aida di Verdi (2022) e programmi sinfonici.
Si ricorda inoltre il debutto al Teatro Massimo di Palermo nell’Elisir d’amore di Donizetti (2018, con Laura Giordano e Arturo Chacòn), Teatro dove è tornato l’anno successivo per sostituire Daniel Oren in Pagliacci di Leoncavallo, ottenendo un grande successo personale; l’inaugurazione dei Teatri d’Opera di Jinan e Zibo, in Cina, con il Don Giovanni mozartiano; Cavalleria rusticana nella Fortezza del Priamar, a Savona, alla guida dell’Orchestra e del Coro del Teatro Carlo Felice di Genova; Il Barbiere di Siviglia al Teatro Regio di Parma; La Sonnambula di Bellini al Teatro delle Muse di Ancona; La Traviata (2020), Rigoletto, Lucia di Lammermoor (2021) e Un Ballo in maschera (2023) al Teatro Comunale “Pavarotti” di Modena; il debutto nella Stagione Sinfonica 2020 della Fondazione Arena di Verona (Teatro Filarmonico).

Orchestra Filarmonica Italiana

L’Orchestra Filarmonica Italiana è caratterizzata da un repertorio vastissimo che include non solo proposte melodrammatiche, sinfoniche, cameristiche e coreutiche, ma anche produzioni meno mainstream e più contemporanee. Ad apprezzarla non vi sono infatti solamente i tradizionali “circuiti teatrali” italiani, ma anche spazi e utenze più trasversali – in grado di apprezzare il contributo che un’orchestra di professionisti garantisce a pressoché qualunque stile musicale.
La produzione sinfonica e lirica vantata da OFI è assai corposa, e comprende sia il repertorio popolare italiano più conosciuto e consolidato, sia quello meno consueto composto da opere considerate erroneamente “marginali”, o esecuzioni di titoli contemporanei – anche in prima mondiale. Vale inoltre la pena menzionare che l’Orchestra Filarmonica Italiana ha sollevato particolare interesse, in ambito discografico, con l’incisione di numerosi titoli inusuali e prestigiosi, tra cui quella di sei titoli di opere buffe settecentesche fino a quel momento cadute nell’oblio.
E così, accanto ad opere di fama assoluta come Aida, Falstaff, Il Trovatore, Le Nozze di Figaro, Il Flauto Magico, Carmen e La Gazza Ladra (solo per citare una piccola parte del repertorio operistico di OFI, spiccano composizioni più contemporanee come Il Cavaliere dell’Intelletto di Franco Battiato. L’Orchestra Filarmonica Italiana ha, nel corso della sua attività, collaborato con direttori di prestigio mondiale, tra cui vale la pena menzionare M. Viotti, N. Santi, S. Ranzani, P. G. Morandi, G. Gemetti, A. Fogliani, A. Sisillo, A. Allemandi, M. Rota, A. Vlad, M. Beltrami, I. Ciampa, G. Taverna, G. Arena, solo per citarne alcuni) e con interpreti di fama planetaria (M. Devia, R. Kabaivanska, G. Dimitrova, K. Ricciarelli, P. Ballo, P. Domingo, A. Bocelli, J. Cura, R. Bruson, C. Gasdia, E. Buratto e M. Pertusi.
OFI, tuttavia, non si esime dall’accostarsi direttamente al pubblico con progetti che ne evidenziano l’estrema duttilità e modernità, come la sua partecipazione, al Pavarotti International assieme ad artisti del calibro di Zucchero, Jeff Beck, Elisa, Jovanotti, Bocelli ed Ennio Morricone.
In considerazione dei numerosi inviti dai maggiori  teatri di tradizione nazionali e della partecipazione a svariate manifestazioni e Festival musicali anche internazionali, OFI rappresenta ad oggi una delle realtà orchestrali di maggiore duttilità, qualità e flessibilità. Dal 2021 Orchestra Filarmonica Italiana ha iniziato una residenza artistica presso il Teatro degli Arcimboldi di Milano ed è riconosciuta, come complesso strumentale, dal Fondo Unico Spettacolo.

Cast

Alessandro D'Agostini

direttore