La cucina di un grande ristorante. Un lavapiatti sommerso dal sapone.
Suoni e voci che ridono di là dalla porta.
E dietro quella porta un sogno… quello di essere dall’altra parte, seduto a quella festa, a ridere e cantare con chi sta “insieme”.
Ma tra le pentole e gli strofinacci, le tazzine e i bicchieri da lavare, realizzare quel sogno sembra impossibile! …anche se, a guardarlo bene, quel lavapiatti, così goffo, assomiglia così tanto a quel brutto anatroccolo che cercava di spiccare il volo… Allora non resta che credere alle favole!
E sognare… sognare di fare proprio come quell’ anatroccolo, che una mattina si svegliò e si scoprì cigno… Rievocando l’affascinante atmosfera del cinema comico muto degli anni ’20, raccogliendo la magia della pantomima e della clownerie, sorprendendo con bolle di sapone e bicchieri che suonano, lo spettacolo tratta con note leggere il tema della diversità, reale o immaginata, il bisogno di essere accettati e di far parte di un gruppo.
Lo spettacolo si avvale del linguaggio non verbale per raccontare e comunicare temi importanti come il confronto con l’altro diverso da noi, e come la possibilità, ogni giorno, di perdere o sbagliare, anche di cadere, ma senza smarrire mai l’entusiasmo e il coraggio di rialzarsi e ripartire.
Festival Visioni di futuro, visioni di teatro 2013
Festebà 2013
Festival Una città per gioco 2015
Lo spettacolo Un Anatroccolo in Cucina è promosso da Sciroppo di Teatro®, il progetto di welfare culturale di ATER Fondazione che mette in relazione pediatri, Centri per le Famiglie, teatri e famiglie dell’Emilia-Romagna per promuovere la fruizione del teatro come esperienza di coesione sociale e culturale.
Approfondisci tutto il programma su https://www.ater.emr.it/it/progetti-speciali/sciroppo-di-teatro-2025