In Vestfalia, in uno splendido castello di proprietà del Barone di Thunder-Ten-Tronckh, vive un giovane dal carattere ingenuo e sincero, di nome Candido… Così inizia il libro delle avventure di Candido, immaginario protagonista a cui Voltaire affida il compito di dimostrare ai filosofi del suo tempo – e a noi, che ancora lo leggiamo – per quale ragione il mondo in cui viviamo non sia il migliore dei mondi possibili.
Lo spettacolo segue i viaggi di formazione di Candido che lo portano, in un batter d’occhio, dalla Bulgaria a Buenos Aires, dall’essere soldato e poi marinaio di un bastimento in rotta per Costantinopoli, fra amori disperati e amicizie autentiche.
Solo noi possiamo far migliore il nostro mondo. Con l’impegno, lo studio, la partecipazione alla vita, facendo ciò che amiamo con le persone che amiamo.
Sono tre gli attori che “contano” i personaggi e le storie, che cantano e suonano – come in ogni spettacolo del Teatro Due Mondi – e accompagnano il pubblico lungo questo curioso viaggio, ricco di comicità lieve e di lievi pensieri.
Ma sulla scena si moltiplicano per dar vita ai molti personaggi che popolano le avventure di Candido.